Mentre la guerra sul campo in Ucraina è giunta ormai al suo centesimo giorno in tanti continuano a sperare che la diplomazia possa aprirsi una strada e fare il suo corso. Purtroppo però almeno per il momento anche solo la prospettiva di una pace sembra essere ancora molto lontana. Sono intanto arrivate conferme su invio lanciarazzi da Londra con il governo britannico che ha confermato di voler fornire a Kiev lanciarazzi con una gittata di circa 80 chilometri al fine di arrestare o comunque rallentare l’avanzata delle forze armate russe.
A dare la conferma sull’invio lanciarazzi da Londra in mano ucraina ci ha pensato il ministero della Difesa che ha parlato chiaramente di sistemi M270 MLRS con cui le forze armate ucraine potranno aumentare in modo significativo le proprie capacità difensive e offensive. Questa decisione molto importante presa dal governo britannico sull’invio lanciarazzi da Londra è stata presa in concerto con gli Stati Uniti.

Ben Wallace, ministro della Difesa britannico, circa l’invio lanciarazzi da Londra a Kiev ha anche detto di pensare che se la comunità internazionale manterrà il suo sostegno l’Ucraina potrà seriamente pensare di vincere questa guerra. L’invio lanciarazzi da Londra va quindi letto come un cambio di strategia preso in risposta ai cambiamenti sul campo della campagna russa. Con le nuove armi inglesi la speranza di Londra è che Kiev possa difendersi dall’uso dell’artiglieria a lungo raggio che Putin sta utilizzando con successo in questa fase della guerra.
Del resto il sostegno della Gran Bretagna all’Ucraina finora ha già raggiunto qualcosa come oltre 750 milioni di sterline, una cifra non secondaria che secondo Londra dovrebbe aiutare a fare la differenza sul campo. Le conferme sull’invio lanciarazzi da Londra aumentano comunque molto la tensione generale visto che Mosca ha fatto sapere di voler prendere delle contromisure molto precise. La speranza è che questo invio massiccio di armi dall’Occidente aiuti a far finire la guerra il prima possibile e non a scatenare una pericolosa escalation che uscirebbe a questo punto fuori dai confini dell’Ucraina.
Dopo la prima fase negativa della guerra i russi hanno infatti invertito la tendenza entrando in controllo di gran parte del Donbass.