Meta, la potenza della tecnologia dietro Facebook e Instagram, ha introdotto una svolta epocale nel mondo dei social media con l’implementazione di un’opzione di abbonamento priva di pubblicità. Questa innovativa mossa, in risposta diretta al Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell’Unione Europea, offre agli utenti europei, compresi quelli in Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera, un’esperienza sui social priva di annunci pubblicitari, al costo di 9,99 euro al mese, salendo a 12,99 euro per l’utilizzo tramite le app Android e iOS.
Questa opzione segna la fine dell’era dell’accesso gratuito a Facebook e Instagram con pubblicità obbligatorie. Gli utenti che scelgono la versione gratuita continueranno a ricevere pubblicità personalizzata, basata sul tracciamento delle loro informazioni di navigazione. In passato, Meta aveva affermato che il consenso degli utenti non era necessario per indirizzare pubblicità mirata agli adulti nell’UE, ma quest’anno la società è stata costretta a rivedere la sua politica a seguito di una sanzione miliardaria per il trasferimento illegale dei dati degli utenti europei negli Stati Uniti.
Per attivare l’abbonamento, gli utenti si imbatteranno in un pop-up al momento dell’accesso a Facebook o Instagram, che offrirà loro la possibilità di passare alla versione senza pubblicità. Alex Dziedzan, portavoce di Meta, sottolinea che questo passaggio fa parte del loro impegno per ottenere il consenso in conformità al GDPR e che la società non nasconde agli utenti questa nuova opzione.
Inoltre, coloro che desiderano iscriversi successivamente potranno trovare un’opzione dedicata nelle impostazioni del proprio account Facebook o Instagram, da cui sarà anche possibile disattivare l’abbonamento.
Per ora, l’iscrizione può includere più profili associati al Centro gestione account di Meta. Tuttavia, la società ha in programma di aumentare il prezzo per gli utenti con più di un profilo a partire da marzo dell’anno prossimo. Dopo l’offerta di lancio, ogni account aggiuntivo costerà 6 euro al mese se sottoscritto tramite il browser o 8 euro tramite l’applicazione.
Questa mossa di Meta ha generato un acceso dibattito tra gli esperti di privacy. Mentre alcune piattaforme come Netflix offrono versioni senza pubblicità a un prezzo più elevato, la politica di Meta ha suscitato critiche per aver associato la privacy all’abbonamento a pagamento. Thorin Klosowski, attivista per la sicurezza e la privacy presso la Electronic Frontier Foundation, ha sollevato interrogativi sull’etica di questa pratica, sottolineando che pagare per la privacy non dovrebbe essere un privilegio riservato a pochi.
Tuttavia, Meta contesta l’idea che l’abbonamento senza pubblicità equivalga a pagare per la privacy. Dziedzan afferma che tutte le opzioni di privacy sono disponibili per gli utenti di Facebook e Instagram, indipendentemente dall’abbonamento. “Il GDPR è valido per tutti, sia per gli utenti della versione gratuita sia per quelli abbonati”, ha dichiarato.
Nonostante queste rassicurazioni, i difensori della privacy continuano ad esprimere preoccupazioni riguardo alla pubblicità comportamentale e alla crescente tendenza di legare la privacy agli abbonamenti a pagamento. Con questa nuova opzione di abbonamento, Meta si trova di fronte alla sfida di bilanciare la necessità di proteggere la privacy degli utenti con il desiderio di generare entrate attraverso pubblicità mirate.
