Emanuela Folliero ha deciso di raccontarsi in una lunga intervista al Corriere Della Sera, in cui ha parlato del suo passato, della sua carriera e anche della sua vita privata. La conduttrice ha voluto confessare anche un suo particolare momento molto difficile, nella speranza che possa essere di aiuto anche ad altre donne nella sua stessa condizione.
Nello specifico, Emanuela Folliero ha parlato di depressione post-partum, che l’ha colpita in un periodo molto stressante della sua vita, in cui si sono accavallate molte novità, tra cui quella di essere diventata madre. Vediamo nel dettaglio il suo racconto!

Lo sfogo di Emanuela Folliero e come ha superato la depressione
Emanuela Folliero è diventata mamma a 42 anni. In quello stesso periodo ha rilevato la conduzione del programma Stranamore, fino a quel momento condotto da Alberto Castagna. Come la stessa conduttrice ha rivelato, era stato lo stesso Castagna a dirle che lo avrebbe sostituito.
“Ero nel camper, poi a fine trasmissione andavamo a cena. Lui era già malato e una sera a tavola davanti gli altri mi ha detto: “L’anno prossimo questo lavoro lo fai tu, mi sono rotto i co****ni e vado a pescare”. Ha dichiarato Emanuela Folliero.
A 15 giorni esatti dal taglio cesareo che ha dato alla luce il figlio Andrea, Emanuela ha condotto la prima puntata di Stranamore. Ma la gravidanza aveva completamente stravolto la sua vita.
“Ero in cura per le cisti ovariche, dopo una visita la mia dottoressa mi ha detto che ero incinta. A quell’età si chiama premium baby e prima di affezionarmi all’idea ho voluto essere certa di portare a termine la gravidanza“. Il figlio, avuto dalla sua relazione con l’imprenditore Enrico Mellano, è stato un vero e proprio dono per la conduttrice, ma anche un enorme stress emotivo, che si è trovata a gestire da sola.
“In clinica ho avuto un crollo. Le infermiere mi hanno vista piangere e si è diffusa la voce della depressione post-partum. Ho detto: “devo reagire”. E ho deciso di farmi aiutare”. Emanuela Folliero ha deciso così, di rivolgersi a uno psicologo che l’aiutasse a superare questa profonda crisi interiore, in modo da gestire con successo il suo nuovo ruolo genitoriale e le novità lavorative.