Selena Gomez, pop star di fama internazionale, famosa già dall’età di sette anni, ha deciso di raccontarsi e di rivelare ai fan i suoi problemi di salute e i suoi periodi più bui.
Durante un’intervista a Rolling Stone si è lasciata andare a confidenze che hanno toccato il cuore dei suoi fan.
Le sue dichiarazioni hanno rivelato nuovi dettagli sulla sua salute mentale e sugli anni passati nei diversi centri di cura.
Mentre i fan della cantante e attrice attendono il debutto del suo documentario su Apple TV+, “Selena Gomez: My Mind & Me”, ecco cosa ha rivelato la star internazionale sul suo passato.
Selena Gomez racconta il suo crollo emotivo
La cantante statunitense non ha nascosto ai suoi fan i suoi problemi di salute mentale. Infatti, nel 2018 ha avuto un crollo emotivo che l’ha portata ad un periodo di pausa lontano dagli schermi e dalla musica.
“Ho iniziato a vivere il momento più buio quando ho raggiunto i vent’anni. Ho iniziato a sentirmi come se non avessi più il controllo di ciò che provavo, non sapevo riconoscere se quello che mi succedeva era davvero bello o davvero brutto” ha raccontato la cantante.

La cantante e attrice ha poi ricevuto la diagnosi di bipolarismo che ha dato una spiegazione alle origini dei suoi disturbi psicologici che la facevano passare da momenti di euforia ad altri di depressione più totale.
“Pensavo che il mondo sarebbe stato migliore se non ci fossi stata” ha aggiunto la Gomez. Ma a peggiorare le sue condizioni di salute è stata la rottura con Justin Bieber.
Selena Gomez: il suo percorso nei centri di cura
La cantante e attrice ha anche raccontato i danni che le causavano i farmaci prescritti dai medici. “Era come se una parte di me non fosse più lì“. Ma finalmente arriva l’incontro che le ha cambiato la vita.
Infatti, quando la cantante ha incontrato il suo psichiatra tutto è cambiato: “Mi ha davvero guidata. Ho dovuto disintossicarmi, essenzialmente, dai farmaci che stavo assumendo. Dimenticavo dove ero mentre stavamo parlando. Mi ci è voluto un sacco di duro lavoro per accettare di essere bipolare, ma imparare come affrontarlo, perché non sarebbe andato via”.