Non tutti sanno che Giulia Salemi è figlia di una donna di Teheran, Fariba, che oltre 40 anni fa è fuggita dal suo paese durante la rivoluzione islamica.
La Salemi nutre ancora un profondo legame con il paese di origine della madre, e durante la puntata di ieri a Le Iene ha voluto mandare un messaggio alle donne iraniane.
L’influencer ed ex gieffina si è rivolta alle donne iraniane che stanno protestando in queste settimane contro il regime dopo la morte di Mahsa Amini.
L’emozionante monologo dell’influencer, in lingua persiana, ha commosso il web e ha lanciato un messaggio importante. Ecco quali sono state le sue parole.
Giulia Salemi in lacrime a Le Iene: “la vostra richiesta di libertà è anche la nostra”
L’influencer ha voluto mandare un messaggio di solidarietà alle donne che in questi giorni stanno protestando in Iran dopo la morte di Mahsa Amini, una giovane curda arrestata perché indossava l’hijab in modo “non corretto”.
Oltre a lei, tantissime donne dello spettacolo hanno mostrato solidarietà tagliando una ciocca di capelli, come Giovanna Botteri, Claudia Gerini e tante altre ancora.
Toccante è stato il monologo di Giulia, che in persiano ha raccontato le sue origini: “Buongiorno sono Giulia Salemi, sono una conduttrice e influencer italo persiana. Mia madre Fariba è nata a Teheran e nel ’78 durante la rivoluzione islamica è stata costretta a fuggire. È stata lei a insegnarmi l’amore per l’Iran”.

Ha poi continuato: “Da bambina mi portava a Theran dove per tre mesi ho frequentato anche le scuole, in quei giorni mi divertivo tanto con i miei cugini a Shahr-e Bazi (Luna Park)”.
Infine, si è rivolta direttamente alle donne persiane: “Questa sera vi parlo in Farsi, per dirvi che, anche grazie a Le Iene, molte donne italiane sanno per cosa lottate, e hanno deciso di tagliarsi e spedire i loro capelli all’Ambasciata iraniana per dire, a chi vi governa, che siamo dalla vostra parte e che la vostra richiesta di libertà è anche la nostra”.
Giulia Salemi: il monologo a Le Iene, “non fermatevi, noi siamo con voi”
Dopo aver raccontato le sue origini, l’ex gieffina ha continuato il suo monologo, trattenendo a stento le lacrime.
“È inconcepibile, deprimente, offensivo che voi donne che vi siete sacrificate per raggiungere importanti posizioni nella società iraniana e per farla progredire, ancora oggi dobbiate subire le pretese di un regime che vuole decidere cosa c’è di giusto e cosa di sbagliato in voi. A voi che reclamate la stessa libertà che in passato è stata negata ad altre, come mia madre, va il nostro più grande abbraccio. Continuate a rifiutarvi di tacere, non fermatevi, noi siamo con voi, vi voglio tanto bene. Donna, vita, libertà”.