I due sposini, Federica Pellegrini e Matteo Giunta, sono stati ospiti di Silvia Toffanin nel suo programma televisivo Verissimo.
Durante l’intervista la coppia ha rivissuto alcuni dei momenti più emozionanti del giorno delle nozze, ed è inevitabilmente scesa qualche lacrima.
Ma oltre al racconto di quel giorno così indimenticabile, si sono sbilanciati sul loro futuro, rivelando il loro desiderio di creare una famiglia.
La campionessa olimpica ha anche raccontato che ha difficoltà a sentirsi chiamare moglie. “Mi fa strano chiamarmi moglie” e rivela alcuni curiosi dettagli inaspettati sul giorno delle nozze. Ecco quali sono state le sue parole.
Federica Pellegrini: “Adesso è il mio sogno, è il nostro sogno”
A un mese dalle nozze, la Pellegrini insieme al suo sposo Matteo Giunta hanno fatto il loro ingresso nello studio di Verissimo, mano nella mano.
Tra emozioni e qualche lacrima, hanno ripercorso il giorno delle nozze raccontando i timori e i pensieri di quegli attimi che hanno fatto il giro del web.

È stata una delle nozze più attese dell’anno, ma adesso i due sposini iniziano a parlare del futuro e sognano di creare una famiglia.
Alla domanda della Toffanin sul loro desiderio di fare figli, Federica ha subito risposto senza troppi giri di parole che “Adesso è il mio sogno, è il nostro sogno”. E aggiunge: “Speriamo ma è tutto nella mani della natura”.
Poi si lascia andare a qualche dettaglio sul rapporto con il padre e sui timori prima delle nozze.
Federica Pellegrini racconta le sue paure: “La mia preoccupazione era mio padre”
Che l’amore fra Federica e Matteo sia forte non ci sono dubbi, eppure qualche preoccupazione la bella sposina l’ha avuta.
Ha raccontato a Silvia Toffanin della grande emozione di quel giorno: “Quella giornata del matrimonio è stata emozionante, eravamo felicissimi, io sono credente, vengo da una famiglia molto credente e il matrimonio è stato sempre molto importante. Nella nostra vita siamo abituati a vivere situazioni di forte stress, ma questo è stato totalmente nuovo, qualcosa a cui non sei preparato. Abbiamo voluto una cerimonia semplice, con le persone a cui vogliamo bene. All’ingresso e all’uscita dalla chiesa, però, sono stata accompagnata da cori da stadio durante tutto il percorso.”
Ha però raccontato i suoi timori: “La mia preoccupazione era mio padre, lui alla fine lasciava la sua bambina a un altro uomo ed è un giorno cruciale e io ero più preoccupata per la sua reazione che la mia”.