Giorgia Soleri, influencer, scrittrice e, naturalmente, “la fidanzata di Damiano dei Maneskin”, è finita ancora una volta al centro delle critiche.
Il popolo del web su questo argomento non è la prima volta che si scaglia contro influencer e personaggi noti come la Soleri. Stiamo parlando del Festival di Venezia.
Nell’ultima settimana, infatti, abbiamo assistito a numerosi red carpet della tradizionale Mostra internazionale d’arte cinematografica giunta alla sua 79esima edizione.
Ancora una volta sui social abbondano le critiche degli utenti che lamentano la partecipazione di personaggi lontani dal mondo del cinema ad un evento tanto importante. Tra questi, stavolta, c’è anche l’autrice del libro “La signorina Nessuno”, ma con le critiche sono state molto dure. Infatti, i follower hanno ripreso le parole dell’influencer di qualche mese fa, e qualcosa non torna.
Ecco cosa è successo.
Giorgia Soleri: “non mi piace il cinema”, ma eccola al Festival di Venezia
Non troppo tempo fa, la Soleri sui suoi canali social aveva dichiarato “Il cinema non mi piace per niente”. Nulla di male fin qui, ma i fan (o haters?) hanno notato l’incoerenza dell’influencer nel dire ciò e nel partecipare pochi mesi dopo al festival del cinema più importante d’Italia.
Giorgia aveva continuato scrivendo, sempre a proposito del cinema: “Purtroppo è un linguaggio che mi annoia e credo di essere davvero l’unica persona che abbia mai conosciuto a disperarsi quando qualcuno dice ‘guardiamo un film?’“.
Non ci è voluto molto prima che la faccenda si scatenasse in una vera bufera sui social, ma la sua replica non è tardata ad arrivare. Ecco con quali parole si è difesa la modella e scrittrice.
Giorgia Soleri si difende dalle critiche: “nasco come fotografa”
La Soleri non è la prima “vip” ad essere criticata per la sua partecipazione al Festival di Venezia senza avere una carriera legata al mondo del cinema. Ma l’influencer tenta di difendersi creando, a modo suo, un legame tra la sua carriera ed il cinema.
“Chi mi segue da un po’ sa che non sono una grandissima amante del cinema. A me piacciono i linguaggi artistici che richiedono un pezzo della propria storia e della propria esperienza per poterli comprendere fino in fondo. Però nasco come fotografa. Infatti i pochi film che mi hanno davvero emozionata e lasciato qualcosa o avevano una grandissima fotografia o richiedevano un’attenzione molto attiva per entrare al 100% nell’immaginario del regista”. Con queste parole giustifica la sua partecipazione al Festival.
Ha inoltre continuato dicendo: “Ecco, Bardo, il film che abbiamo visto ieri aveva entrambe queste cose. Una fotografia talmente bella che ti senti per più di 3 ore completamente all’interno delle scene e richiede una lettura molto personale”.
Sarà stata una spiegazione sufficiente a placare l’ira degli utenti Instagram che si sono scagliati contro di lei?