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Pil italiano: le indiscrezioni che trapelano dalla Commissione UE. Cosa ci dobbiamo aspettare dal 2022

Il Pil italiano potrebbe crescere molto più di quanto era stato preventivato per quanto riguarda il 2022. Secondo le previsioni economiche estive della Commissione Ue per il 2022 infatti, il Pil italiano dovrebbe salire al 2,9%, ben uno 0,5% in più rispetto al 2,4% previsto a maggio. Nel 2023 la crescita del Pil italiano dovrebbe poi iniziare pericolosamente a rallentare per poi attestarsi allo 0,9%. In questo caso ben l’1% in meno rispetto all’1,9% che era stato indicato dall’Ue.

Bruxelles rivede le previsioni al rialzo

Nonostante una situazione davvero complessa e in peggioramento, il Pil italiano sembra dunque reggere. Secondo Bruxelles l’economia italiana si sarebbe dimostrata più resiliente del previsto soprattutto grazie a una attività edilizia definita come “vivace”.

Pil italiano
Il Pil italiano dovrebbe essere meglio del previsto nel 2022 per poi scendere nel 2023.

Purtroppo però ci sono anche delle criticità di cui tenere conto come ad esempio la perdita del potere d’acquisto delle famiglie, il calo della fiducia delle imprese, i colli di bottiglia nell’offerta e i costi di finanziamento. Per il 2022 dunque il Pil italiano dovrebbe crescere più del previsto e questa è sicuramente una buona notizia.

Previsione per il 2022 migliore ma un 2023 da maglia nera

Le buone notizie sul Pil italiano per il 2022 comunque non devono rassicurare. Nel 2023 infatti l’Italia potrebbe essere ultima per crescita nell’Eurozona. Il prossimo anno infatti l’Italia dovrebbe crescere solo dello 0,9%, subito dietro a Olanda e Slovenia all’1%. Secondo Bruxelles i rischi per l’Italia sarebbero orientati al ribasso anche per via dei problemi all’orizzonte per quanto riguarda l’energia. L’Italia infatti deve scontare una forte dipendenza energetica dalla Russia.

Spaventa la situazione energia

Sono stati fatti diversi sforzi di diversificazione ma, con ogni evidenza, non sono serviti a rassicurare del tutto. Insomma, l’economia europea starebbe passando da una fase di rallentamento a una fase di frenata. Un blocco totale delle importazioni di gas dalla Russia porterebbe l’economia Ue in una fase di recessione nella seconda metà del 2022 e poi facendo sentire il suo impatto per tutto il 2023.

Per far fronte alla situazione la commissione Ue starebbe valutando anche la possibilità di presentare una proposta per porre un tetto al prezzo del gas. Insomma, il Pil italiano per ora tiene ma i chiari di luna non sono buoni tra spettri di guerra, inflazione e rischi energetici.

Marco Costa
Marco Costa
Ciao a tutti sono Marco Costa, originario di Milano ma ormai da alcuni anni vivo a Firenze... trasferito per amore... sono laureato in scienze politiche e già dai tempi dell'università ho sviluppato una passione per gli argomenti di carattere economico e politico. Tra gli hobby il calcio e la vela.
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