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Superbonus: il Governo ha deciso, non ci saranno proroghe

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Il Superbonus ormai ha i giorni contati, e le tasche sono vuote. Tutti i fondi disponibili, infatti, sono stati utilizzati e il Governo ha stabilito che non ci sarà alcuna proroga.

Introdotto dal Decreto Rilancio, il Superbonus 110%, almeno per il momento, non sarà rifinanziato e non sono previste nuove proroghe.

La decisione non ha evitato gli scontri tra l’esecutivo e la maggioranza, ma infine si è giunti alla decisione ed il provvedimento dovrà essere poi convertito in legge entro il 16 luglio.

I partiti insieme al Movimento 5 Stelle insistono nella revisione dei meccanismi legati ai lavori per rendere più sicure ed efficienti le abitazioni.

Superbonus: a rischio le imprese edili

La scelta del Governo di non concedere alcuna proroga ha spinto gli artigiani della Cna e la filiera e edile a rischio fallimento. Un rischio che corrono migliaia di imprese.

Si attende la proposta del ministero dell’Economia che punta a liberare i migliaia crediti incagliati che stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di piccole e medie aziende edili.

A partire dal primo luglio le banche hanno la possibilità di cedere i crediti d’imposta del Superbonus a tutti i soggetti loro clienti, ad esclusione dei soggetti consumatori.

La cessione è quindi possibile verso società, professionisti e Partite Iva, in modo da allargare così la platea delle cessioni, senza pesare sullo Stato.

Il governo Draghi ha deciso di non ammettere proroghe, ma la modifica di cui sopra rischia di non essere abbastanza per i partiti di maggioranza. Questi, infatti, chiedevano un intervento ancora più incisivo.

Superbonus 110

Superbonus: nessuna proroga ma si punta sulla cessione del credito

Sulla questione è intervenuto il senatore del M5s, Agostino Santillo. “Sui bonus edilizi il MoVimento 5 Stelle non è disposto a transigere sulla vasta circolazione dei crediti d’imposta.”

“Parliamo di un meccanismo economico innovativo, che consente di immettere liquidità nel sistema e di fare ingenti investimenti nella rigenerazione del patrimonio edilizio, nella sicurezza, nell’ambiente, con tante altre potenzialità”.

Conclude poi dicendo: “Sulla cessione dei crediti – termina il senatore Santillo – non dobbiamo tornare indietro, così come non possiamo consentire inversioni di rotta che mettano in discussione la fiducia delle famiglie e delle filiere produttive, oggi sull’orlo del baratro a causa di un governo che ha cambiato le norme con un modus operando a dir poco schizofrenico, riducendo troppo la cedibilità dei crediti”.

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