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Aldo Busi: lo scrittore in autoesilio torna, ma ormai non interessa più. La tremenda delusione è un duro colpo!

Aldo Busi

Aldo Busi è stata una personalità di spicco nei salotti televisivi soprattutto negli anni Ottanta. Con il suo acume intellettuale riusciva a trattare ogni argomento, snocciolando anche le questioni più trash, con un’arguzia e un tono satirico indimenticabili.

Agitatore, scrittore, sottile provocatore, la penna di Aldo Busi è sempre stata apprezzata per la scaltrezza e il delicato tono velenoso con cui ha sempre argomentato ogni questione. Dal 2010 però, Aldo ha deciso di imporsi un “auto-esilio”. Un allontanamento volontario dai salotti televisivi per lavorare a un’opera che sarebbe stato il fulcro della sua carriera.

Il suo ultimo libro doveva essere il lavoro più importante della sua vita, quello che lo avrebbe reso celebre tra i posteri e che avrebbe fatto ricordare per sempre il suo nome. Ma qualcosa non è andata come aveva previsto!

Aldo Busi ospite a “L’ultima parola” di Gianluigi Paragone

L’opera di Aldo Busi che non interessa più a nessuno

In questi lunghi 10 anni Aldo Busi ha lavorato al suo “Seminario postmortem” incessantemente e continuando ad apportare cambiamenti e migliorie fino a poco tempo fa.

Secondo il giornalista Paolo Landi, che lo ha intervistato di recente, il manoscritto sarebbe stato finalmente stampato in ben 850 pagine. Busi afferma di averle impilate ordinariamente su un tavolo e di averci apposto sopra la scritta “Romanzo senza neppure i posteri”. Pare proprio che nessuno sia interessato a pubblicarlo.

Nonostante abbia presentato il manoscritto a diverse case editrici, Aldo Busi si è sentito offrire in risposta solo dei secchi “no”. Conoscendo l’autore, di certo il lavoro sarà magistrale, quello che manca a quest’opera è l’interesse del pubblico.

Ormai Busi è scomparso dalla scena da più di dieci anni. La maggior parte delle persone a malapena riconosce il suo nome, dunque un suo lavoro potrebbe restare tra gli scaffali delle librerie, invenduto.

A quanto pare nemmeno la famiglia sostiene molto questo ultimo lavoro di Busi. Durante una riunione familiare in cui lo scrittore voleva donare il manoscritto come eredità ai nipoti, si è sentito dire: “Grazie zio, ma non lo vogliamo!”. Senza una massiccia opera di sponsorizzazione del romanzo, sarà difficile che questo veda finalmente una stampa!

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