Secondo quanto riferito dalla Banca Mondiale l’economia globale starebbe andando dritta verso un crescente rischio di stagflazione. Con il termine stagflazione intendiamo in economia una situazione in cui sono presenti nello stesso mercato un aumento generale dei prezzi (inflazione) o una mancanza di crescita dell’economia in termini reali.
Prospettive ben poco rosee
L’economia globale sarebbe ormai diretta verso un periodo potenzialmente lungo di crescita economica debole e prezzi in aumento. Questa combinazione negativa potrebbe mettere a rischio la stabilità di molti Paesi che, peraltro, ancora non sono riusciti a uscire dalla crisi della pandemia. Il rischio di stagflazione è molto sentito e lo ha confermato l’ultimo rapporto Global Economic Prospects pubblicato dalla Banca Mondiale.
Si tratta di una condizione che aumenta in modo netto il rischio di stagflazione con delle conseguenze negative potenzialmente dannose per le economie a reddito medio e quelle a basso reddito. Del resto è dagli anni Settanta che l’economia mondiale non fa i conti con il rischio di stagflazione, dai tempi per intendersi degli shock petroliferi che hanno indebolito la crescita facendo aumentare i prezzi.

Previsioni ridotte di crescita globale
La Banca Mondiale ha anche ridotto le previsioni di crescita economica globale dal 4,1% al 2,9%. Questa crescita modesta inoltre si crede possa persistere a lungo, almeno per un decennio per via dei deboli investimenti in gran parte del mondo.
Il rischio di stagflazione è quindi un ulteriore problema in quadro economico che è stato messo a repentaglio prima della pandemia e poi dalla guerra in Ucraina. Si è infatti assistito a un inevitabile rallentamento dell’economia globale con un rialzo dei prezzi delle materie prime che ha alimentato l’inflazione.
Il rischio di stagflazione è quindi estremamente alto e porta con sé conseguenze destabilizzanti soprattutto per le economie a basso reddito. Lo ha sottolineato proprio David Malpass, presidente della Banca Mondiale, che ha anche aggiunto di temere il rischio di malnutrizione e aggravamento della fame in alcune aree.
Il rischio stagflazione unito alla congiuntura negativa potrebbe portare la crescita globale vicino allo zero. I rischi maggiori comunque saranno soprattutto per i paesi in via di sviluppo con reddito pro capito del 5% sotto i livelli pre-pandemia