Dopo 2 anni di attesa, la terza stagione di The Boy, è uscita il 3 giugno. La serie, basata sui fumetti scritti da Garth Ennis, ha rapidamente guadagnato popolarità per aver decostruito le basi del genere supereroistico. La serie è caratterizzata da una satira grottesca, violenta e irriverente, in cui viene esposto il lato più oscuro e selvaggio dei difensori, noti come “The Seven”.
Sebbene alla fine della seconda puntata sia stata risolta la questione di chi fosse la persona dietro le decapitazioni al Congresso, questo ha solo chiarito che i ragazzi comandati da Billy Butcher, sono lontani dal finire la loro crociata contro la Vought International.
In questa terza di The Boy, all’elenco dei problemi si aggiunge il culto religioso noto come Chiesa del Collettivo, la carriera politica di Neuman e un Homelander in totale isteria dopo la morte di Stormfront. Quali cose attenderà il destino dei personaggi principali? Tutt’altro che pace, si presume.
Le anticipazioni della serie
In questa nuova sfaccettatura dello show, scritto da Eric Kripke e prodotto da Seth Rogen, si comincia deducendo l’anno passato sia stato tranquillo. Homelander è sotto controllo. Butcher lavora per il governo, supervisionato da Hughie. Ma entrambi anelano a trasformare questa pace e tranquillità in sangue e ossa.
Così, quando i ragazzi vengono a conoscenza di una misteriosa arma anti-super, si scagliano contro i Sette. Questo scatena una guerra e e i due inseguiranno la leggenda del primo supereroe: Soldier Boy.
Dopo l’accoglienza positiva che lo spin-off animato di The Boy ha avuto, l’asticella da rispettare era troppo alta per questa terza stagione. La sua premiere di questo venerdì, non ha lasciato la critica indifferente.
Con sollievo di tutti i suoi seguaci, la serie torna in auge per regalarci un’odissea assetata di sangue. Questa non solo soddisferà solo le aspettative più contorte del suo pubblico, ma le supererà di gran lunga.

Le prime impressioni sulla terza stagione di The Boy
Secondo le recensioni, The Boys rimane la serie più depravata e deliziosamente scardinata in televisione, con una stagione che bilancia abilmente la satira sociale e il peso drammatico in egual misura.
Si dice che in termini di formula, il programma non offra praticamente nulla di nuovo o innovativo, riprendendo le basi cementate dalle puntate precedenti, per coprire ancora più terreno del suo mondo caotico.
La storia è piena di gag irriverenti, attualità e sequenze d’azione ridicole che creano il cocktail più potente e divertente possibile. E’ certo che questo adattamento conosca la sua identità e si basi molto su di essa.
Ma le recensioni suggeriscono che uno dei principali successi di questa serie, per quanto strano possa sembrare, è quello di allontanarsi drasticamente dalle sue origini nei fumetti, spingendo la trama in avanti in modo congruente.
Sia i personaggi che la storia continuano a crescere ed evolversi con maggiore libertà senza perdere il timbro che ha affascinato il pubblico in primo luogo.
L’eccellente sviluppo dei personaggi non è estraneo a questa serie, e in questa stagione quel reparto è avvincente, anche se i protagonisti si avventurano in un territorio moralmente grigio.
Per i critici, questo punto è elevato da un cast abbagliante che continua a fornire prestazioni solide e ci proietta completamente nel mondo di The Boys, per quanto sia cartoonesco, sgargiante e disgustoso.
Nei vari commenti rilasciati, si può leggere che Homelander di Antony Starr è ancora uno dei personaggi più solidi dello show, ma è Jensen Ackles nei panni di Soldier Boy che ruba la scena questa volta.
Il segreto del successo della serie The Boy
Il dramma di Amazon è stato caratterizzato dall’essere uno sguardo agghiacciante e sobrio nello specchio della società americana, e sebbene la serie non sia sempre così satirica come pensa, almeno si diverte molto a trasmettere i suoi messaggi, che fortunatamente non impantanano la storia.
Infine, la terza stagione di The Boy può essere definita come l’ingresso più ambizioso del programma, raggiungendo un nuovo livello di eccellenza mentre si trasforma in qualcosa di molto più dirompente.
Con tutto il sangue, la nudità e il gore che i fans si aspetterebbero, la serie continua ad essere una grande sovversione del genere supereroistico che non spreca l’occasione di invitarci alla riflessione, anche nei suoi momenti più osceni e grafici.