A poco a poco, alcuni dettagli dell’attacco mortale a Passeig Sagrera, in cui Mario Decandia un cameriere italiano di 36 anni è morto e altre due persone sono rimaste ferite, stanno diventando noti. Gli eventi si sono verificati questo giovedì alle ore 00.30 quando l’uomo stava camminando lungo il lungomare con un collega, di 25 anni e di origine svizzera, e un amico di questo, 35 anni e di nazionalità polacca. L’indagine continua, ma al momento ci sono pochi nuovi dati. Ora è noto, nonostante il fatto che le prime informazioni provenienti da fonti vicine al caso indicassero un altro percorso, che l’auto della polizia locale stesse circolando attraverso Antoni Maura, entrando poi nella strada interna di Passeig Sagrera e pochi istanti dopo perdendo il controllo. Lo hanno confermato Joana Maria Adrover, consigliera del Seguretat de Cort, e la curatrice Antonia Barceló.

L’autista, un agente veterano con più di dieci anni di esperienza e che era accompagnato da un tirocinante della polizia, ha investito i tre passanti di fronte alla Consolat de Mar, accanto a una panchina, all’altezza della scultura dell’artista Pep Llambias. Il conducente del veicolo della polizia, secondo fonti delle indagini, avrebbe perso il controllo perché il terreno era bagnato dagli irrigatori che lavorano in quel momento per innaffiare le piante. L’agente di polizia locale che ha causato l’incidente mortale è risultato negativo all’alcool test, secondo fonti del corpo di Stato. Gli agenti che hanno preso in carico le indagini sull’incidente stanno incontrando numerosi testimoni che hanno assistito all’incidente e, inoltre, sentiranno il collega della vittima e il suo amico quando si riprenderanno dalle gravi ferite subite. L’agente che guidava l’auto di pattuglia, come spiegato dal commissario della polizia locale, Antònia Barceló, continuerà per ora in servizio attivo. “Non c’è motivo per cui accada il contrario. L’indagine continua il suo corso e quando sarà conclusa, saranno prese delle decisioni”.
Il sindaco di Ciutat, José Hila, si è recato questo giovedì mattina alla caserma di San Fernando per interessarsi all’incidente: “Sono profondamente dispiaciuto per il terribile incidente che si è verificato stanotte. Voglio inviare le mie sincere condoglianze alle famiglie e agli amici della vittima e dei feriti. Vorrei anche inviare un incoraggiamento agli ufficiali coinvolti in questo orribile evento. Sono tempi difficili per la polizia locale di Palma”. Il gruppo Umami, dove Mario lavorava, ha dichiarato in una nota di essere in contatto con la famiglia del defunto “per offrire tutto il supporto necessario in questo momento difficile, nonché per fornire supporto a tutto il nostro team colpito dalla perdita”. La società ha aggiunto anche “poiché questo evento doloroso si è verificato, siamo a disposizione delle autorità per il rapido chiarimento di questo evento”. I parenti della vittima intendono rimpatriare il corpo in Italia, hanno detto ai giornali alcune fonti vicine alle indagini.