Il Telescopio Webb a breve dovrebbe studiare due strani mondi alieni rocciosi. Stiamo parlando per la precisione del pianeta “55 Cancri e” e del pianeta privo di atmosfera “LHS 3844 b”. A dare questa notizia sul telescopio Webb ci hanno pensato i membri del consorzio scientifico della missione. Ricordiamo che questa missione del telescopio Webb viene portata avanti dalle agenzie spaziale di Usa (Nasa), Ue (Esa) e Canada (Csa).
Si tratta di due pianeti che si trovano fuori dal Sistema solare e sono quindi a tutti gli effetti degli esopianeti. Ma come mai sono così interessanti e il telescopio Webb studierà proprio loro? Il motivo è che si tratta di “super-Terre” per via delle loro dimensioni e anche della loro composizione rocciosa.
Il pianeta 55 Cancri orbita per la precisione a meno di 2,4 milioni di chilometri dalla sua stella e completa un’orbita in meno di 18 ore. Gli scienziati suppongono che, per via delle temperature superficiali altissime rispetto al punto di fusione dei minerali tipici delle rocce, il lato illuminato del pianeta sia letteralmente ricoperto da oceani di lava.

Di solito pianti che si trovano così vicini alla loro stella le rivolgono sempre la stessa faccia. Tuttavia alcune precedenti osservazioni fatte col telescopio Spitzer hanno indicato che la regione più calda del pianeta non sarebbe quella esposta alla stella. In altre parole il calore rilevato nella parte illuminata varia.
Da qui l’importanza della missione che cercherà di capire i motivi di queste anomalie verificando se questo fenomeno non possa essere in qualche modo collegato alla presenza di un’atmosfera dinamica che fa muovere il calore all’interno del pianeta. Il telescopio Webb proverà anche a capire se la causa di queste anomalie non possa essere una rotazione del pianeta su se stesso con un ciclo giorno-notte.
Il telescopio Webb aiuterà anche ad esaminare il pianeta “LHS 3844 b” che orbita molto vicino alla sua stella e completa un giro in 11 ore. Questo pianeta sarebbe sostanzialmente privo di atmosfera e studiarlo potrebbe essere una grande occasione per analizzare l’emissione termica della superficie e capirne la composizione.