Titanic è un film intramontabile, che ha scosso l’animo degli spettatori tanto da diventare un’icona del cinema della fine degli anni ’90 e che ha sancito l’enorme successo del regista James Cameron. Storia d’amore tormentata, quella tra i due personaggi principali Rose DeWitt Bukater (interpretata da Kate Winslet) e Jack Dawson (interpretato da Leonardo DiCaprio) è proprio una vicenda che fa sognare. Appartenenti a due classi sociali differenti i due non possono fare a meno di innamorarsi dopo che Jack convince Rose a non gettarsi dal parapetto della nave. Ingenua, ribelle e bellissima, la Rose del film non è ispirata a nessuna passeggera che ha viaggiato sul Titanic, ma il regista svela che la donna da cui ha tratto ispirazione per il personaggio, è stata l’artista americana Beatrice Wood di cui lesse un libro prima della stesura della sceneggiatura.
Per quanto riguarda Jack Dowson è stato un personaggio di pura fantasia, afferma Cameron, anche se dopo l’uscita del film si scoprì che a bordo del Titanic ci fosse un certo Joseph Dowson, un uomo di Dublino che faceva parte dell’equipaggio e che lavorava come tagliatore di carbone. Dopo l’uscita del film furono molti i fans che visitarono la tomba di J. Dowson pensando che lui fosse l’uomo a cui si ispirava il personaggio interpretato da DiCaprio.Ma se la storia d’amore romanzata tra Rose e Jack è stata solo una pura fantasia del regista, l’iceberg che colpì lo scafo del Titanic purtroppo è un fatto realmente accaduto. Il 14 aprile del 1912, a pochi minuti dalla mezzanotte, l’equipaggio avvistò un iceberg di grosse dimensioni che non fu possibile aggirare e che finì per urtare il lato destro dello scafo. Il Titanic cominciò a imbarcare acqua e l’equipaggio, non preparato ad un’emergenza simile, non seguì un piano d’evacuazione metodico, facendosi prendere dal panico. Le scialuppe di salvataggio potevano ospitare solo la metà dei passeggeri a bordo, ma molte furono lasciate vuote per metà, nella fretta di allontanarsi dalla nave che stava per affondare. Molti ospiti della terza classe rimasero intrappolati nel ventre del Titanic, sommersi dall’acqua. Non appena la poppa della nave si sollevò dall’acqua, il Titanic si ruppe a metà e affondò del tutto circa due ore e mezza dopo la colluttazione.
Le toccanti scene del film, piene di terrore e delirio, rappresentano appieno la tragedia del momento, in piena notte, in cerca di salvezza da quelle gelide acque. Tra i superstiti molti morirono di ipotermia sulle scialuppe di salvataggio, alcuni dopo qualche settimana a causa dello shock o di altri problemi legati all’incidente. Un disastro che si sarebbe potuto evitare con più preparazione riguardo alle eventuali emergenze e meno sicurezza che la nave fosse inaffondabile. Quello che è certo che il film Titanic rimarrà sempre una pietra miliare della cinematografia, che ha rappresentato in maniera drammaticamente perfetta una delle più gradi tragedie dell’inizio del secolo scorso.