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Russia procede a staccare gas all’Olanda

Era nell’aria ormai da qualche tempo ma ora sembra che i tempi siano effettivamente “maturi”. Il colosso russo Gazprom ha infatti dato corpo alla decisione di staccare gas all’Olanda, per la precisione alla società olandese GasTerra.

Il motivo per cui Gazprom ha preso la decisione di staccare gas all’Olanda è il rifiuto da parte di GasTerra di pagare le forniture in rubli come richiesto da Mosca. Lo ha annunciato la stessa società russa in una nota che è stata citata dall’agenzia russa Ria Novosti. L’interruzione delle forniture russe all’Olanda dovrebbe iniziare sin da subito come ha comunicato lo stesso operatore GasTerra che si occupa di acquisto e commercializzazione del gas per conto del governo olandese.

Del resto la minaccia di staccare gas all’Olanda da parte russa era molto concreta dopo che GasTerra aveva ribadito che non avrebbe in alcun modo accettato le richieste di pagamento di Gazprom che prevedevano l’apertura di un conto in euro e uno in rubli presso Gazprombank in quanto si sarebbe corso il rischio, così facendo, di violare le sanzioni decise dall’Ue contro la Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina.

Gazprom chiuderà le forniture per l’Olanda

Da parte sua GasTerra ha detto di aver stretto un contratto con altri fornitori per qualcosa come 2 miliardi di metri cubi di gas. Insomma in molti pensavano che la Russia avrebbe presto provveduto a staccare gas all’Olanda e nelle scorse ore anche la danese Orseted ha dichiarato di non aver intenzione di accettare le condizioni di pagamento in rubli imposte dalla Russia accettando anche il rischio di una interruzione improvvisa delle forniture da parte di Gazprom.

Dopo l’interruzione già decisa alla Finlandia a seguito della sua decisione di aderire alla Nato, e quelle a Polonia e Bulgaria, ora sono Amsterdam e Copenaghen a restare senza rifornimenti gas dalla Russia. E mentre Mosca procede a staccare gas all’Olanda sul fronte militare continua l’avanzata russa nel Donbass. La speranza è che presti le parti possano sedersi a un tavolo anche solo per decidere un cessate il fuoco anche se in pochi si dicono ottimisti a riguardo. La mediazione turca comunque potrebbe presto portare a un vertice di pace tra le parti da tenersi proprio in Turchia.

Chiara Mancini
Chiara Mancini
Molto piacere, sono Chiara, ho 36 anni e dopo aver girato il mondo e vissuto in ben 4 nazioni differenti (Spagna, Inghilterra e Stati Uniti oltre che l'Italia) ho deciso di tornare a casa. Vivo a Milano e mi occupo di stesura articoli, traduzioni ed interpretariato.
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