La maggior parte delle case automobilistiche si sta muovendo troppo lentamente verso l’elettrificazione per raggiungere gli obiettivi climatici, secondo un nuovo rapporto di InfluenceMap; questo istituto, inoltre, ha fatto capire che molte case stanno simultaneamente spingendo per prolungare la vita del motore a combustione interna.
Tutti i dodici produttori analizzati per la ricerca hanno pubblicamente sostenuto l’accordo di Parigi. Tuttavia, solo uno, Tesla, si impegna a una politica coerente con gli obiettivi dell’accordo e solo due, Tesla e Mercedes-Benz, prevedono un passaggio ai veicoli elettrici abbastanza veloce da soddisfare la riduzione di 1,5 gradi.
Quante auto elettriche serviranno nel 2029?
Per raggiungere la riduzione di 1,5 gradi di temperatura entro il 2030, è necessario che il 57,5% delle vendite globali di auto corrisponda a veicoli a “emissioni zero” e, quindi, che la cifra nel 2029 salga al 52%. Tuttavia, si prevede che la produzione globale combinata di veicoli elettrici a batteria di tutti i produttori raggiungerà solo il 32% nel 2029.
Solo due case automobilistiche, Tesla (100%) e Mercedes-Benz Group (56%), prevedono di superare la previsione del 2029 necessaria per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni. Seguono BMW (45%), Volkswagen (43%), Stellantis (40%), Renault (31%) e Hyundai (27%).
Secondo i dati IHS Markit, le tre case automobilistiche con il livello più basso di piani di produzione di veicoli a “emissioni zero” entro il 2029 hanno sede in Giappone: Toyota (14%), Honda (18%) e Nissan (22%).
Nonostante ciò, esistono forti differenze regionali all’interno delle diverse case automobilistiche. Ad esempio, il 49% della flotta Toyota prodotta nell’UE sarà costituita da veicoli elettrici a batteria nel 2029, mentre negli Stati Uniti raggiungerà solo il 4%.
D’altra parte, le due case automobilistiche con sede negli Stati Uniti (Ford (36%) e General Motors (28%)), non supereranno nemmeno la media per la loro produzione globale di veicoli elettrici a batteria. Nonostante ciò, la produzione elettrica di Ford nell’UE dovrebbe raggiungere il 65% entro il 2029.
Il peso della politica nell’automotive
Lo studio rivela, inoltre, che esiste una forte correlazione tra la politica del governo di eliminare i veicoli con motore a combustione interna e la produzione locale di auto elettriche a batteria.
Nell’Unione Europea, che ha alcune delle politiche più ambiziose per decarbonizzare il settore dei trasporti, i dati di IHS Markit mostrano che il 59% della produzione locale dovrebbe essere costituita da veicoli elettrici a batteria entro il 2029.
I risultati degli Stati Uniti mostrano, invece, uno scenario opposto: si prevede che solo Tesla (100%) e Volkswagen (57%) produrranno abbastanza veicoli elettrici a batteria negli Stati Uniti per raggiungere l’obiettivo considerato. Sebbene sia in atto un passaggio “limitato” dal motore a combustione interna ai veicoli elettrici, nel 2029 il 65% dei veicoli leggeri prodotti negli Stati Uniti sarà ancora alimentato da motori a combustione.
Allo stesso modo, la flotta di veicoli venduto in Giappone continuerà ad essere dominata da auto con motore a combustione interna fino al 2029 (76%) e solo il 14% di tutti i veicoli prodotti nel 2029 sarà elettrico. Ciò riflette il predominio dei veicoli con motore a combustione ibrida nelle strategie commerciali delle case automobilistiche giapponesi, aumentando il rischio che Honda, Nissan e Toyota rimangano indietro rispetto ai loro concorrenti globali nei veicoli elettrici.